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    Lesioni cutanee ed ossee croniche, “difficili” ed infette: come migliorare la terapia antibiotica?

    Lesioni cutanee ed ossee croniche, “difficili” ed infette: come migliorare la terapia antibiotica?

    Sei nel cuore, luce e ossigeno,  Raf

    Effetto sinergico dell’ossigeno iperbarico e antibiotici

    L’utilizzo dell’ossigeno da parte delle cellule aumenta in particolari condizioni morbose quali le infezioni ed è inoltre fondamentale in tutte le patologie che abbiano come principio eziologico i deficit di vascolarizzazione.

    Attualmente l’ossigeno è uno degli agenti più versatili e potenti a disposizione del medico.

    L’uso terapeutico di ossigeno iperbarico è utilizzato da almeno 40 anni per favorire la guarigione di lesioni cutanee.
    L’OTI ha diverse azioni biologiche specifiche che possono migliorare i processi di guarigione della ferita.
    Tra questi, possiamo menzionare la diminuzione della concentrazione delle citochine pro-infiammatorie, l’aumento dei fattori di crescita, gli effetti antibatterici,  il potenziamento degli antibiotici e gli effetti delle cellule deputate all’infiammazione (leucociti).

    Un tessuto sofferente è un tessuto metabolicamente più attivo perchè cerca di ripararsi,  ha la necessità di avere più carburante, in questo caso il carburante è l’ossigeno.
    Pertanto, considerando che l’ infezione è supportata da tessuto ipossico (scarsa quantità di ossigeno), l’azione terapeutica dell’ OTI può essere sintetizzata in 4 punti che contemplano un’azione atta a combattere l’infezione delle lesioni cutanee difficili:
    1. L’ OTI attiva le cellule dell’immunità (neutrofili, macrofagi) rendendoli più efficienti;
    2. L’ OTI inibisce la crescita batterica:· Azione antibatterica: l’ossigeno ad alte tensioni ha una doppia funzione battericida, diretta ed indiretta.
    L’azione diretta si esplica verso i batteri tramite la produzione di Radicali Liberi (RL) , un gruppo di sostanze derivanti dalla riduzione dell’ossigeno che degrada la parete cellulare dei germi patogeni.
    L’azione indiretta si ottiene tramite la sinergia dell’ossigeno iperbarico con gli antibiotici nelle infezioni dei tessuti molli o ossee
    3. L’ OTI inibisce il rilascio di alcuni endotossine batteriche; 
    4. L’ OTI potenzia l’effetto degli antibiotici.

    Le infezioni dei tessuti molli e del tessuto osseo sono spesso accompagnati da ipossia tissutale causata da processi infiammatori che accompagnano l’infezione e con successiva trombosi vascolare.
    Il tessuto infetto viene infiltrato da cellule infiammatorie (PMN e piastrine).
    L’OTI, effettuata con consapevolezza ed integrata in modo corretto, può causare un aumento del tensione di ossigeno (pO2) di cinque volte nel tessuto infetto .
    Così, aumentando la tensione di ossigeno del tessuto, si ha una migliore risposta dell’effetto antibatterico ‘normale’.

    Luciano ALLEGRETTI, Direttore Scientifico Centro Iperbarico NIKE srl – Lecce

    Per ulteriori chiarimenti si può far riferimento al link di seguito riportato:

    www.researchgate.net/publication/283507438_Linee_Guida_all’Ossigeno_Terapia_Iperbarica_SIMSI_2a_Ed_2015

    Hyperbaric oxygen therapy for wound healing
     Author(s)
     James Wright
     Staff Physician
     Davis Hyperbaric Laboratory
     USAFSAM/FEH, Brooks AFB, Texas, USA
     Published: May 2001
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